Guardarsi dentro

Delegare ad altri la propria capacità di crescere, affidare agli altri la propria guarigione o benessere, ricercare verità fuori da sè stessi e pendere dalle labbra di qualcuno…non è così che si inizia il proprio viaggio interiore.

La strada è solitaria e intima.

Troverete grandi amici, consiglieri, compagni e Maestri anche, ma solo perché è il vostro Cuore che li attira e sono una risposta alle vostre intime preghiere.
Non pretendete che qualcuno possa dirvi cosa fare.
Imparate bene a cogliere invece quello che di buono tutti hanno da offrirvi. Potrete bere dell’idromele rigenerante da chi avete vicino come dell’insipida acqua oppure anche pericolosi veleni. Sta a voi capire e sentire cosa vi fa bene oppure no.
Siete sempre voi stessi la carta di tornasole con cui capire una situazione e imparare a drizzare le antenne per sentire cosa vi accade intorno. Vi assicuro amici che intorno avete tantissime persone che con solo la loro vicinanza vi fanno del bene e vogliono aiutarvi, e vi assicuro che ci sono altrettanti approfittatori che aspettano solo un altra esca che caschi all’amo.

Se ogni volta che sarete in dubbio ascolterete il Cuore allora non sbaglierete.

Un bambino interiore ferito

Badate bene che ascoltare con il Cuore non è così semplice come si dice. Per meglio sarebbe davvero semplice, ma ci vuole coraggio perché abbiamo dimenticato come si fa. Ascoltare con il cuore significa andare oltre gli schemi mentali, i pregiudizi, le paure illusorie le ideologie e gli egoismi più viscerali. Significa abbandonare le maschere e vedere le cose come stanno. Allora qualcuno può piacerci a istinto, a prima vista, magari perchè con il suo atteggiamento ci sta adulando o compiacendo. Oppure possiamo trovare repulsioni per qualcuno solo perché il suo atteggiamento riflette un nostro stesso comportamento che non vogliamo riconoscere in noi stessi.

Questo non è ascoltare con il Cuore. Questo è restare sul livello della Persona, intesa come maschere che portiamo che sono una minima parte del nostro essere, e proprio come una maschera non ci permette di vedere bene, da tutte le prospettive. Accade questo quando non siamo centrati in noi stessi, cioè quasi sempre. Ecco perché dico che non è semplice.

Siamo abituati a interagire solo con il nostro piano del carattere e dell’ego. Il Cuore quando parla non viene ascoltato, perché nessuno ce l’ha mai permesso di fare. Ce l’hanno sempre impedito. Ricordate? Da bambini quando eravamo spontanei e aperti e ci esprimevamo per quello che eravamo, il nostro Cuore gioiva. Il Cuore parlava, ci dava la direzione verso cosa andare, su come comportarci, su cosa fosse bello oppure no. Allora qualcuno pensò bene di tarparci le ali, di costringerci in gabbia, di reprimere quella naturale giocosità. Non perché quel qualcuno fosse cattivo o volesse intenzionalmente farci del male, ma perché a lui era capitata semplicemente la stessa cosa. Nel vederci innocenti e bambini aveva tanta paura perché scorgeva in lui quel bambino gioioso e con il Cuore enorme, il suo stesso Io piccino che era stato represso e pian piano dimenticato. Rendersi conto di questo per un adulto crea dolore, fa soffrire perché ridesta qualcosa che è stato nascosto per tanto tempo e che in quei momenti si ricorda di esistere e vuole dire la sua.

Il nostro bambino interiore è stato ferito e il Cuore di conseguenza, racchiuso in un piccolo spazio e limitato. Allora ascoltare con il Cuore vuol dire andare a ricontattare quel principio creativo che sta in noi e sa già tutto, senza bisogno di imparare o che qualcuno gli dica cosa deve fare. Ecco che riattivare quei sensori può essere un processo lento e all’inizio difficile, ma necessario.

La meditazione: tornare ad ascoltarsi

Un consiglio è la meditazione e l’ascolto puro di quello che c’è. Seduti in una stanza o dove vi trovate più sereni e tranquilli sedetevi e ascoltate. I rumori dei vostri pensieri, il corpo che risuona e ogni cosa si muova dentro e fuori di voi. Ascoltate solamente, senza giudicare o analizzare. Con docile calma e sereno distacco. Pian piano riattiverete dei sensori che si erano assopiti. Provate, mal che vada vi farete una rigenerante dormita. A parte gli scherzi, vi accorgerete di come un senso nuovo si risveglierà in Voi. In realtà c’è sempre stato, ma si tratta solo di cominciare a riutilizzarlo e riscoprirlo. Come quando non si fa più jogging da tanto tempo e i muscoli sono indolenziti e lenti, ma riprendendo a correre si rimettono in attività velocemente. Vedi qui per una meditazione mirata per il cuore.

Questo senso è quella capacità di percepire le cose come stanno, sarà come avere una lanterna con cui illuminare ciò che vi sta vicino. Allora forse potrete scorgere dietro a quella persona che tanto vi piaceva per il suo atteggiamento un tentativo di aggirarvi e di nuocervi. Oppure vedrete in quel tipo che vi procurava fastidio un valido maestro che vi sta mostrano solo chi siete e vi permette di integrare in voi aspetti in ombra, per usare termini psicoanalitici. Si tratta solo di essere naturali e smetterla di nascondere chi siamo per paura del mondo.

Hai un potenziale immenso, gioca con Te Stesso. Viviti per come Sei ! 

Questo articolo l’ho scritto in qualche minuto e non l’ho neppure revisionato, voglio mantenere la sua spontaneità per come è emersa in me. Spesso trovo l’esigenza di dovere “buttar” su carta quello che sento dentro ed è come tirare fuori un secchio da un pozzo. La spontaneità diventa semplice poi, basta dare modo a quello che si sente dentro di uscire e parlare.

Credi al Tuo Cuore !

I maestri non esistono, ci sono tanti buoni minatori dell’Anima questo sì. Possiamo imparare da loro e trarne l’esempio evitando che quello che ci colpisce rimangano solo parole, ma che possano crescere come solide radici da cui far rinascere Chi Siamo.

Siate i migliori minatori per Voi stessi.

E buona Vita amici,
siate spontanei e Gioiosi.
Ascoltatevi con onestà,
oltre le maschere.
La verità è dentro, ma è anche fuori.
Sempre più vicina di quel che si pensa.
E per favore…sorridete. Cosa facevate da bambini?

Amore a Voi.
Luca Carli

Immagine in copertina ©2015-2016 JoJoesArt