IO CHI SONO?
Una domanda che ogni uomo almeno una volta nella Vita si fa di certo. E mi chiedo adesso, mentre scrivo queste righe, perché è così difficile conoscere sé stessi. Come se avessimo a coprire il nostro volto mille maschere. Mille modi di essere, tutti diversi, arrabbiati, impauriti, feroci o emozionati, sorridenti ed ironici…
Diverse personalità che ci fanno fare un giro di giostra, una salita e discesa sulle montagne russe quotidiana.
Allora quando sei in alto e ridi di felicità mentre la gioia ti pervade che maschera stai indossando ? E quando scendi all’inferno e i demoni ti tengono nelle fiamme e la sofferenza è tua compagna, che maschera porti ?
Chi sei veramente? Puoi dire di saperlo? Se davvero siamo nascosti dietro tutto ciò allora si fa complicato rispondere.
Chi è che parla quando parli, che cammina quando cammini, che pensa quando pensi…
Ci sarà un momento in cui finalmente arrivi a sentire tutte le maschere che indossi, ti colpisce quanto fa male questo senso di soffocamento; allora cominci a sudare di paura: sono così che iniziano a staccarsi dalla nostra pelle.
Sono volti che hanno il tuo volto, che ti urlano e vogliono essere te. E tu ? Dove Sei ?
Sei certo di essere veramente consapevole, presente, potente nella tua forza? E se fossimo morti da tempo e questa Vita fosse solo un sogno, un vagare nel limbo? Mi piace pensare che se i morti sognano allora possono anche risvegliarsi. Ma perché aspettare tanto?
Siamo qua, in questa Vita ad indossare maschere, proviamo i costumi, stiamo facendo un bel teatrino. E colui che siamo veramente è restato dietro le quinte, dietro quei volti immobili fatti di plastica.
Non ti sei stufato di recitare amico mio?
Entra in scena di nuovo, scegli la maschera per oggi, interpreta il personaggio, fatti trasportare dalle luci di scena, dai rumori del pubblico…
E intanto tu sei morto, sogni e sogni si susseguono, minuto dopo minuto, anno dopo anno.
Tutto questo mentre qualcuno veglia su di te e aspetta che ti decida a tornare. Perché questo gioco ti è piaciuto fino adesso, ma ora inizi a sentire il richiamo della Vita.
Ecco che forse comincerai a chiederti come fare a mollare il palco e saltare nel Mondo.
Luca Carli
Questa cosa me la chiedevo moltissimo in adolescenza…come fanno le persone a vivere in un teatro? che senso e fine ha la loro commedia? sanno che stanno solo recitando?dov’è la Vita Vera e quello che Siamo?non ho trovato chi se le ponesse queste domande e alla fine anch’io mi sono arresa alla recita…ma dentro me ho sempre amato la Vita e c’è il desiderio di scoprire me stessa e guardare meravigliata questo viaggio prezioso e scintillante che ci condurrà…nella casa che avremo costruito durante il viaggio. Buona scoperta di noi stessi e della Vita 🙂
Ciao Luca. Mi è piaciuta molto questa tua riflessione, mi ha fatto tornare in mente le mie elucubrazioni di quando avevo più o meno la tua età. E in particolare questa cosa che ho scritto tra i 25 e i 30 anni:
SOLITUDINE
Chi siamo, in realtà, noi, Esseri sognanti che agognano Dio come il Paradiso Perduto? Chi può scaldare il nostro triste cuore nelle notti in cui l’Anima, fredda di solitudine, non sa di chi sente la mancanza? Possono i simboli, spesso incompresi, svelare la Verità di Luce? A chi rivolgerci quando nella nostra Anima si mescolano sentimenti di pienezza divina a sensazioni di debolezza e solitudine umana?
È in questi struggenti momenti che il carbone si forgia nel fuoco della sofferenza senza nome per diventare, un giorno, uno splendido trasparente Diamante! Proseguiamo, quindi, il nostro cammino senza voltarci indietro. Ogni giorno è nuovo e ogni esperienza aggiunge un tassello al mosaico che il nostro vivere compone attimo dopo attimo. Lasciamoci portare dal vivere che muove la nostra Anima trasportandoLa ai confini di universi sconosciuti o noti, nel profondo del nostro Essere, col coraggio che nasce dalla certezza di essere sempre soli, nudi, veri, vulnerabili, ma armati dell’Unico Potere che ci protegge, dell’Unica Chiave capace di aprire ogni Porta: l’AMORE.
Mario
Mario il tuo scritto mi colpisce perchè mi ci riconosco appieno…carico di energia e passione…scritto giovanissimo…si sente che il tempo però non conta più…grazie di averlo condiviso…chissà che non possa nascere qualcosa da questo scambio di “riflessioni”